Giulio Cesare gay? Decisamente no!
Spesso i movimenti ideologici arrivano a promuovere falsi storici, scientifici e statistici pur di portare acqua al proprio mulino.
Le associazioni LGBT -tanto popolari di questi tempi- ne sono un esempio.
Accantonato il geniale, ma poco conosciuto, scienziato gay Turing, hanno cercato di appoggiarsi ad altri personaggi più noti come Leonardo da Vinci... Poco importa se questi - in realtà- non sono mai stati omosessuali.
Uno dei casi più madornali riguarda Giulio Cesare.
Premessa: come mai gira voce che l'Imperatore avesse questo "vizietto"?
E' presto detto: alcune malelingue vollero diffamarlo, diffondendo la storiella -mai provata- secondo la quale lui avrebbe avuto una relazione con il re Nicomede di Bitinia.
Va sottolineato che Cesare non la prese bene: si infuriava ad ogni minimo accenno a questa diceria, anche dopo molti anni.
In fondo, lui si vantava di discendere dalla dea dell'amore Venere e aveva una vita sessuale decisamente movimentata.
Pochi imperatori hanno amato le donne quanto lui!
Non solo! Fu anche Pontefice Massimo e -strano a dirsi- promosse un'immagine pubblica di sé estremamente rigida e conservatrice... almeno a tratti.
La voce infondata di una sua avventura gay lo danneggiava pubblicamente e lo offendeva privatamente.
A 14 anni Cesare era già fidanzato con tale Cossuzia, ragazza ricca, ma di famiglia equestre.
Per motivi religiosi ruppe il fidanzamento e si sposò con Cornelia, figlia di un leader politico che poteva aprirgli parecchie porte.
Non bisogna però pensare a Cesare solo come a un freddo calcolatore: quando scoppiò una guerra civile e perse tutto, si rifiutò di lasciare la moglie anche se questo avrebbe migliorato notevolmente la sua posizione. Rischiò letteralmente la vita per lei.
Scampato alla morte, venne inviato come ambasciatore in Asia Minore, proprio alla corte del re Nicomede IV di Bitinia.
In sua assenza, i suoi detrattori provarono a infamarlo con la gravissima accusa di essere omosessuale!
Per giunta passivo!
Per giunta con un vecchio straniero!
Cesare provò per tutta la vita a smentire questa calunnia così distruttiva.
Sfortunatamente, ancora oggi qualcuno fa leva su questa storiella per il proprio tornaconto...
Dopo 15 anni di felice matrimonio, Cornelia morì e Cesare fece una cosa per i tempi impensabile: lesse un elogio funebre per lei e per la zia... Per delle donne!
Questa novità piacque al popolo che vide in lui una persona straordinariamente sensibile.
Amore a parte, si ri-sposò subito... Proprio con Pompea, la figlia del rivale politico del padre della prima moglie; colui che lo avrebbe voluto mettere a morte.
Fu un matrimonio di puro interesse, ben lontano dal calore della precedente unione.
Cesare si circondò di varie amanti, prima fra tutte la sorellastra dell'odiato Catone l'Uticense: Servilia.
Pare che questa fosse legata a Cesare fin dalla gioventù: il loro amore durò per tutta la vita, sotto la luce del sole (cosa che procurò non pochi grattacapi a Catone).
Anche Pompea tenne un atteggiamento sospetto che culminò nel più grande scandalo della Roma repubblicana.
Durante la festa della Bona Dea (riservata alle donne), il nobile Clodio si introdusse nella dimora sacra, vestito da donna, forse per intrattenersi con Pompea.
Venne scoperto e accusato di sacrilegio e di adulterio.
A essere onesti, Cesare negò quest'ultima accusa (Clodio era anche un suo alleato politico), ma ugualmente divorziò da Pompea affermando che ogni suo parente doveva essere esente tanto dalla colpe, quanto dai semplici sospetti.
Non molto equo, ma ai tempi i ruoli erano assai differenziati.
Per tre anni Cesare non si ri-sposò, collezionando un numero impressionante di conquiste femminili, per lo più adulterine.
Arriviamo dunque al 59 a.C., quando si legò a Calpurnia, figlia di uno stretto alleato del suo potentissimo collega di triumvirato, Pompeo, al quale concesse la mano della figlia Giulia.
Giulia era già promessa a Quinto Servilio Cepione, che venne "risarcito" con la figlia di Pompeo.
Catone tuonò contro questi scambi definendoli "prostituzione della Repubblica".
In realtà Giulia -nonostante avesse 20 anni meno del marito- fu una moglie esemplare e amatissima.
Anche fra Cesare e Calpurnia vi erano parecchi anni di differenza: lui 40, lei 15.
Ai tempi era considerato normale e i due furono legati da un sincero affetto.
Questo non rese fedele il conquistatore che -partito per la Gallia- fece innumerevoli conquiste, al punto di essere canzonato dai suoi stessi soldati.
Quando Giulia morì, suo padre Cesare organizzò dei giochi gladiatori in sua memoria; i primi celebrati in onore di una femmina.
L'ennesima dimostrazione del suo grande amore per le donne!
Questa perdita però deteriorò i legami fra Cesare e Pompeo: le loro tensioni sfociarono in una guerra civile...
Cesare ne uscì vincitore e seguì il rivale fino in Egitto.
Qui (con una buona dose d'ipocrisia) condannò i romani che -immoralmente- si erano uniti alle egiziane, proprio mentre cominciava a frequentare Cleopatra VII, che divenne sua amante fino alla morte.
L'ennesima...
Cleopatra però -a differenza delle altre- gli diede un figlio, oltre che un sostegno politico-economico tale da permettergli di diventare dittatore perpetuo nel 45 a.C.:
Giulio Cesare divenne l'uomo più potente che Roma avesse avuto fino a quel momento!
Era finalmente imperatore e si destreggiava fra la fedele moglie Calpurnia, la potente Cleopatra e l'ambiziosa Servilia.
Non solo! Quest'ultima offrì a Cesare anche sua figlia Giunia (!)
Un periodo godereccio, ma breve.
L'imperatore morì l'anno seguente (le famose idi di marzo del 44 a.C.).
Cleopatra si unì a Marco Antonio (collaboratore di Cesare) e morì tragicamente due anni dopo.
Servilia continuò a destreggiarsi nella palude politica romana, facendo da mediatrice fra i sostenitori del suo defunto amante e i suoi assassini, fra i quali spiccava Bruto... Suo figlio!
Calpurnia non si ri-sposò mai, amnistrando con grande dignità il testamento politico del marito... Infedele, ma tanto amato.
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