Critica delle idee di Dawkins.
Dawkins è un biologo, divenuto famoso per alcune sue idee in campo genetico, per il suo Ateismo, per le sue radicali posizioni contro le religioni e per alcuni suoi comportamenti bizzarri.
Egli raggiunge una certa notorietà a partire dalla pubblicazione del suo libro IL GENE EGOISTA, nel quale fa proclami piuttosto pretenziosi quali: "Hanno sbagliato tutto" riferendosi a tutti gli altri genetisti.
...Ma è davvero così?
Il libro , paradossalmente, conferma gran parte del pensiero pre-esistente introducendo però un concetto relativamente nuovo: la cosa più importante nell'evoluzione non sarebbe il bene della specie, ma del singolo individuo, anzi del singolo gene!
L'idea è suggestiva, ma è stata ampiamente smentita.
E' stato fatto notare da Gould (uno dei più prolifici divulgatori scientifici) e da altri che non c'è una continuità temporale: lunghi periodi di stasi si alternano a improvvise mutazioni.
Non solo: la maggior parte degli scienziati pensano che il caso produca le mutazioni e la necessità ne determini il successo o meno.
In poche parole Dawkins è accusato di non credere al caso, ma di voler ricercare una causa nascosta, che regoli il tutto.
Questa posizione deve scontrarsi col popolare principio di indeterminazione di Heisenberg, ma la cosa particolare è che sembra mal adattarsi al portavoce dell'Ateismo mondiale che tanto ha criticato la teoria del Disegno Intelligente che parimenti si oppone al caos.
Un'altra nota dolente per il pensiero di Dawkins è il non considerare l'interazione biunivoca fra individuo e ambiente.
Persino Lewontin (genetista di fama), notoriamente Marxista, ha criticato il pensiero di Dawkins, ritenendolo semplicistico, non comprovato e accusandolo di non tener conto del contesto in cui gli individui vivono.
Il pensiero di Dawkins si potrebbe riassumere nella sua frase:
"il comportamento di un animale tende a massimizzare la sopravvivenza dei geni di quel comportamento, indipendentemente dal fatto che i geni si trovino nel corpo di quell'animale particolare che ha quel comportamento".
Questa idea ha talvolta avuto applicazioni che definire curiose sarebbe riduttivo;
fra queste, come non citare il suo impegno per estendere i principali diritti umani alle grandi scimmie?
Dawkins è però famoso anche per essere il portavoce ufficiale dell'Ateismo mondiale, con posizioni decisamente anti-religiose, così accentuate da aver attirato il disappunto di molti altri pensatori atei.
Per il biologo, le religioni vanno abolite, perchè porterebbero alla violenza;
egli prende ad esempio i casi di estremismo religioso, commettendo di fatto una notevole leggerezza: estendendo questo discorso potremmo dunque dire che la Fisica è dannosa perchè ha permesso di raggiungere conoscenze atte a costruire la bomba atomica?
Ovviamente no.
Non solo: come già matematicamente dimostrato in un'altra mia nota, la rinuncia alla religione porta ad un numero di vittime annue 50 volte superiore.
Dawkins prova dunque ad affidarsi ad un vetusto scientismo pseudo-Marxista, affermando che religione e Scienza sarebbero in contrasto: peccato che la Scienza sia nata da Galilei, che ha sempre sottolineato come la cosa sia stata possibile solo grazie alla Fede, che gli ha permesso di andare oltre le limitazioni del pensiero neo-aristotelico del tempo.
Il biologo decide di fare il bis, affermando che non esistono argomentazioni a favore di Dio, ignorando quindi secoli di discussioni filosofiche (prove ontologica, teleologica, morale...).
Paradossalmente però prova a trovare una risposta alla Prova Teleologica, dedicandogli addirittura un libro e smentendosi quindi da solo.
Nel libro L'OROLOGIAIO CIECO, insiste sulle sue teorie scientifiche, tentando di applicarle all'Ateismo, arrivando ad affermare che è impensabile essere credenti, dopo le scoperte di Darwin:
"...soltanto Darwin abbia creato la possibilità di adottare un punto di vista ateo con piena soddisfazione intellettuale"
Arrivando alla sua terza gaffe storica, nell'ignorare che Darwin ebbe convinzioni altalenanti: fervente credente per la maggior parte della sua vita, arrivò talvolta all'Agnosticismo, ma condannando sempre in modo netto l'Ateismo.
Fallito clamorosamente l'approcio storico-filosofico, Dawkins propone una particolare versione della Teoria dei Meme, secondo cui le varie informazioni culturali sarebbero trasmesse da un individuo all'altro, praticamente senza protezione.
La teoria è affascinante, anche se decisamente pessimista e -cosa più importante- non provata.
Altra pecca di questa teoria è che non distingue fra informazione e informazione, generando succosi paradossi e mettendo in seria difficoltà anche i divulgatori scientifici, compreso lui stesso!
Dopo questo clamoroso autogol, Dawkins decide di tornare al campo etico-morale, giusto in tempo per essere inserito al 5° posto nella lista dei peggiori misogini del 2011...
Ma su questo ennesimo brutto capitolo, francamente, preferisco stendere un velo pietoso.
§M§
Egli raggiunge una certa notorietà a partire dalla pubblicazione del suo libro IL GENE EGOISTA, nel quale fa proclami piuttosto pretenziosi quali: "Hanno sbagliato tutto" riferendosi a tutti gli altri genetisti.
...Ma è davvero così?
Il libro , paradossalmente, conferma gran parte del pensiero pre-esistente introducendo però un concetto relativamente nuovo: la cosa più importante nell'evoluzione non sarebbe il bene della specie, ma del singolo individuo, anzi del singolo gene!
L'idea è suggestiva, ma è stata ampiamente smentita.
E' stato fatto notare da Gould (uno dei più prolifici divulgatori scientifici) e da altri che non c'è una continuità temporale: lunghi periodi di stasi si alternano a improvvise mutazioni.
Non solo: la maggior parte degli scienziati pensano che il caso produca le mutazioni e la necessità ne determini il successo o meno.
In poche parole Dawkins è accusato di non credere al caso, ma di voler ricercare una causa nascosta, che regoli il tutto.
Questa posizione deve scontrarsi col popolare principio di indeterminazione di Heisenberg, ma la cosa particolare è che sembra mal adattarsi al portavoce dell'Ateismo mondiale che tanto ha criticato la teoria del Disegno Intelligente che parimenti si oppone al caos.
Un'altra nota dolente per il pensiero di Dawkins è il non considerare l'interazione biunivoca fra individuo e ambiente.
Persino Lewontin (genetista di fama), notoriamente Marxista, ha criticato il pensiero di Dawkins, ritenendolo semplicistico, non comprovato e accusandolo di non tener conto del contesto in cui gli individui vivono.
Il pensiero di Dawkins si potrebbe riassumere nella sua frase:
"il comportamento di un animale tende a massimizzare la sopravvivenza dei geni di quel comportamento, indipendentemente dal fatto che i geni si trovino nel corpo di quell'animale particolare che ha quel comportamento".
Questa idea ha talvolta avuto applicazioni che definire curiose sarebbe riduttivo;
fra queste, come non citare il suo impegno per estendere i principali diritti umani alle grandi scimmie?
Dawkins è però famoso anche per essere il portavoce ufficiale dell'Ateismo mondiale, con posizioni decisamente anti-religiose, così accentuate da aver attirato il disappunto di molti altri pensatori atei.
Per il biologo, le religioni vanno abolite, perchè porterebbero alla violenza;
egli prende ad esempio i casi di estremismo religioso, commettendo di fatto una notevole leggerezza: estendendo questo discorso potremmo dunque dire che la Fisica è dannosa perchè ha permesso di raggiungere conoscenze atte a costruire la bomba atomica?
Ovviamente no.
Non solo: come già matematicamente dimostrato in un'altra mia nota, la rinuncia alla religione porta ad un numero di vittime annue 50 volte superiore.
Dawkins prova dunque ad affidarsi ad un vetusto scientismo pseudo-Marxista, affermando che religione e Scienza sarebbero in contrasto: peccato che la Scienza sia nata da Galilei, che ha sempre sottolineato come la cosa sia stata possibile solo grazie alla Fede, che gli ha permesso di andare oltre le limitazioni del pensiero neo-aristotelico del tempo.
Il biologo decide di fare il bis, affermando che non esistono argomentazioni a favore di Dio, ignorando quindi secoli di discussioni filosofiche (prove ontologica, teleologica, morale...).
Paradossalmente però prova a trovare una risposta alla Prova Teleologica, dedicandogli addirittura un libro e smentendosi quindi da solo.
Nel libro L'OROLOGIAIO CIECO, insiste sulle sue teorie scientifiche, tentando di applicarle all'Ateismo, arrivando ad affermare che è impensabile essere credenti, dopo le scoperte di Darwin:
"...soltanto Darwin abbia creato la possibilità di adottare un punto di vista ateo con piena soddisfazione intellettuale"
Arrivando alla sua terza gaffe storica, nell'ignorare che Darwin ebbe convinzioni altalenanti: fervente credente per la maggior parte della sua vita, arrivò talvolta all'Agnosticismo, ma condannando sempre in modo netto l'Ateismo.
Fallito clamorosamente l'approcio storico-filosofico, Dawkins propone una particolare versione della Teoria dei Meme, secondo cui le varie informazioni culturali sarebbero trasmesse da un individuo all'altro, praticamente senza protezione.
La teoria è affascinante, anche se decisamente pessimista e -cosa più importante- non provata.
Altra pecca di questa teoria è che non distingue fra informazione e informazione, generando succosi paradossi e mettendo in seria difficoltà anche i divulgatori scientifici, compreso lui stesso!
Dopo questo clamoroso autogol, Dawkins decide di tornare al campo etico-morale, giusto in tempo per essere inserito al 5° posto nella lista dei peggiori misogini del 2011...
Ma su questo ennesimo brutto capitolo, francamente, preferisco stendere un velo pietoso.
§M§