Lutero, ritratto poco lusinghiero.
Martin Luther, meglio conosciuto in Italia come Lutero, fu un monaco agostiniano, fautore della grande Riforma protestante.
Spesso viene descritto come puritano, austero, temerario.
Oggi, persino il mondo cattolico pare subire il suo fascino, probabilmente influenzato da questa immagine, frutto delle lusinghiere descrizioni dei antichi biografi.
Lutero fu così puro?
Non proprio.
Il coraggio non fu certo una sua dote.
Quando i turchi arrivarono alle porte di Vienna, Lutero cosa disse?
"Piuttosto turco che papista. Combattere i turchi vuol dire opporsi a Dio, che usa queste verghe per punire i nostri peccati."
Frase a dir poco stonata, considerando che Vienna era decisamente anti-romana da ancor prima che il frate ribelle facesse la sua comparsa; basti pensare ai quaresimalisti, a Vaesel, a Tauber...
I turchi però erano tanti e agguerriti.
Com'è possibile che Lutero abbia allora avuto l'ardire di affrontare Roma?
Nato da una famiglia povera, il riformatore aveva bisogno di protezione per poter sfidare persone del calibro di papa Leone X e dell'imperatore Carlo V...
Fin dai primi passi, poté fare affidamento sul ricco principe di Sassonia, Federico III, che lo aiutò a trovare lavoro all'università, lo sostenne nella sua battaglia e arrivò addirittura a ospitarlo in un suo castello quando venne scomunicato.
In poche parole, Lutero -in quell'occasione- fu coraggioso, ma solo perché aveva le spalle ben coperte.
Grazie a questo aiuto perpetuo, il padre della Riforma ebbe occasione di far valere le sue idee, alcune delle quali decisamente nobili (condannare gli abusi della Chiesa, ad esempio), altre un po' meno.
Poco edificante -ad esempio- fu il suo odio per gli ebrei: fu un ferocissimo antisemita.
"Sappi caro cristiano, e non avere dubbi al riguardo, che subito dopo il diavolo tu non hai nemico più acre, più velenoso, più acceso di un vero giudeo".
Il suo scritto prosegue con insulti vari e indicazioni su come distruggere le sinagoghe.
Un altro punto dolente e controverso fu il suo rapporto con l'arte.
Lutero era convinto che la Bibbia andasse presa alla lettera e -leggendo che l'Esodo invitava a non costruire idoli- decise di allargare il divieto, attaccando ogni forma d'arte figurativa.
Le nuove chiese vennero costruite disadorne; quelle vecchie vennero private di pitture e sculture, prontamente distrutte: un enorme danno storico e artistico.
Alcuni suoi alleati furono ancora più estremisti...
Thomas Müntzer -ad esempio- tentò di unire alla Riforma religiosa una violenta rivoluzione sociale: chiunque tentò di opporsi allo scempio artistico, venne decapitato... Partendo dai preti, ovviamente.
A onor del vero bisogna dire che Lutero condannò questi eccessi, ma -con una buona dose di ipocrisia- arrivò a far di peggio, dicendo:
"Ritengo che sia meglio uccidere dei contadini che dei principi e magistrati. Perciò, cari signori, sterminate, scannate e strangolate: chi ha il potere lo usi!"
In altre parole era pronto a difendere la più atroce violenza, ma solo ai danni dei più deboli.
Calcò la mano aggiungendo che un potente è tale grazie al volere di Dio, quindi bisogna riconoscerne l'autorità sempre e comunque, anche quando agisce contro il volere di Dio.
Strana Logica...
Ma in fondo, se era in vita, lo doveva a un principe. Non si sa mai.
Qualcuno potrebbe dire che Lutero almeno fu coerente con se stesso.
Non è così: col tempo capì che l'arte era un ottimo mezzo di propaganda e si rimangiò tutto quanto aveva detto prima.
Come contrastare però la Chiesa cattolica? Essa poteva fare affidamento sui massimi artisti, primo fra tutti Michelangelo!
La scelta cadde su Lucas il Vecchio, un pittore specializzato in nudi sensuali.
Come è possibile che il puritano Martin Luther abbia scelto proprio questo soggetto?
Semplicemente perché il pittore -con buona furbizia- fece prima numerosi ritratti al monaco e famiglia.
Lutero era pronto a chiudere un occhio sui suoi valori, se lusingato a dovere.
Abbiamo accennato alla famiglia?
Sì: Lutero, nonostante avesse giurato eterna fedeltà alla regola di Sant'Agostino che prevedeva -fra le altre cose- la castità, si sposò con una ex monaca ed ebbe da lei sei figli.
Se non altro pare che l'unione sia stata felice ed esente da scandali.
Il riformatore propendeva per un altro vizio: la gola.
Pare che mangiasse in abbondanza piatti costosi.
Forse anche per questo soffriva di stitichezza.
Bisogna però riconoscergli una buona dose di auto-ironia: lui stesso disse che passava parecchie ore sul water e che fu in quelle occasioni che mise a punto la sua dottrina!
Questo ci porta a riflettere sul destino beffardo...
Lutero per tutta la sua vita lottò per togliere dalle chiese le reliquie dei santi e viene oggi ricordato in un museo da una strana reliquia:
il suo water!
§M§