La Biologia senza te.
"Chi sono io?"
Tutti ci siamo posti questa domanda almeno una volta.
Anima, mente e corpo.
I religiosi hanno una risposta facile puntando sull'anima.
I filosofi fanno discorsi inconcludenti da secoli puntando sulla mente.
D'altro canto è normale: non è possibile descrivere una cosa senza riferimenti esterni, quindi la mente filosofica non può analizzare se stessa.
I materialisti dicono che noi siamo il nostro corpo.
Secondo loro l'anima non esiste e la mente è frutto di procedimenti chimici del cervello.
E' proprio così?
E' possibile rispondere alla domanda iniziale parlando solo del corpo?
Per scoprirlo chiameremo in causa la scienza più adatta allo scopo: la Biologia.
Sei il tuo corpo.
Pare un'affermazione granitica, ma nasconde una sfumatura insidiosa.
Mi appoggerò al famoso Paradosso della nave di Teseo, per mostrare la debolezza del Materialismo.
La nave in legno sulla quale viaggiò il mitico eroe greco Teseo fu conservata intatta nel corso degli anni, sostituendone le parti che via via si deterioravano. Giunse quindi un momento in cui tutte le parti usate in origine per costruirla erano state sostituite, benché la nave stessa conservasse esattamente la sua forma originaria.
Questa nave è la nave di Teseo?
Se prendessimo tutte le parti deteriorate e costruissimo con esse una nave, quale delle due navi sarebbe quella vera?
Questo paradosso può mettere in difficoltà l'idea dei materialisti?
E' applicabile alla Biologia?
Il tuo corpo è fatto da circa 37 200 000 000 000 cellule, circa 100 volte il numero delle stelle presenti nella Via Lattea!
La cellula è un organismo vivente.
In una semplice cellula di lievito di birra ci sono 42 000 000 di molecole proteiche!
Intendiamoci: una cellula umana non ha coscienza o volontà... si limita a combattere l'entropia, a esistere.
Nonostante ciò, può essere biologicamente definita come un individuo.
Se estraiamo una cellula dal tuo corpo e la mettiamo in un ambiente adatto, questa continuerà a sopravvivere per un po'.
Le tue cellule possono esistere senza di te, ma tu non puoi vivere senza di loro.
Già questo punto lascerà l'amaro in bocca a molti.
A questo punto è lecito chiedersi: esiste un limite oltre il quale un mucchio di cellule smette di essere "te"?
Esempio: quando doni un organo, miliardi di tue cellule vivranno nel corpo di un'altra persona.
Una parte di te diventa parte di un'altra persona?
O è il corpo di un'altra persona a tenere in vita una parte di te?
L'organo donato fa parte di te o di lui?
Se fosse possibile scambiarsi tutte le cellule, una per una, a quale punto l'altra persona diventerebbe te?
Anche volendo escludere questi casi e prendendo in esame solo il tuo corpo, la situazione rimane complicata.
Le cellule hanno una vita limitata.
Ogni secondo perdiamo circa un milione di cellule!
Ogni volta che una cellula viene rimpiazzata, tu sei lievemente diverso da prima, è ovvio.
Quando il ricambio è completo, sei ancora tu?
Ti basta vivere 55 anni per cambiare un milione di miliardi di cellule!
A voler essere ottimisti, potremmo dire che tu sei solo un fotogramma nel grande film della tua vita.
Complichiamo un po' le cose!
Talvolta alcune cellule si rifiutano di morire.
Noi lo chiamiamo tumore.
Sostanzialmente le cellule mettono la loro sopravvivenza sopra la tua.
Qualcuno le chiama "invasore" o "ospite" cercando di pensare che si tratti di un'entità diversa che vuole solo sopravvivere.
Eppure non si tratta di un invasore esterno: sono le tue cellule!
Una storia particolare è quella di Henrietta Lacks, una giovane donna morta di cancro nel 1951.
Le cellule prelevate da una persona, anche se messe in un ambiente idoneo, sopravvivono per pochi giorni.
Quelle tumorali no, sono virtualmente immortali!
Le cellule prelevate da Henrietta sono sopravvissute per decenni, moltiplicandosi.
La buona notizia è che sono state usate per moltissimi esperimenti che hanno permesso di salvare parecchie vite.
Torniamo però alla nostra analisi: le cellule di Henrietta sono vive, mentre lei è considerata morta da decenni!
Una parte di lei è ancora viva?
Non solo!
Moltiplicandosi per tutti questi decenni sono aumentate a dismisura: si parla di 20 000 kg di cellule, sparse per tutto il mondo!
Henrietta è ancora viva? E' diventata enorme e onnipresente?
Abbiamo visto che identificarsi col proprio corpo a livello globale o cellulare non funziona.
Forse le informazioni contenute nel tuo DNA definiscono ciò che sei!
Fino a poco tempo fa si credeva che tutte le tue cellule avessero sostanzialmente lo stesso codice genetico.
Oggi sappiamo che non è così: il tuo DNA cambia col tempo, in base alle mutazioni e all'influenza ambientale.
Questo è particolarmente vero per le cellule del tuo cervello, un tempo considerate immutabili.
Secondo gli studi recenti, ogni neurone del tuo cervello ha circa un migliaio di mutazioni nel suo codice genetico!
Non basta.
Circa 8% del tuo genoma lo devi a degli esseri che infettarono gli esseri umani moltissimo tempo fa.
I mitocondri sono sostanzialmente le centrali energetiche delle tue cellule.
Essi erano microorganismi indipendenti, col loro DNA, che in tempi remoti si fusero con altre cellule.
Ogni tua cellula ha mediamente un migliaio di mitocondri che mantengono ancora oggi il loro DNA.
Miliardi di entità che non sono propriamente umane pur essendolo.
Tu sei fatto da un'infinità di piccole cose, fatte da altre cose ancora che continuano a cambiare.
Sei dunque una sorta di fotogramma che ritrae un collage sfumato?
Decisamente poco chiaro per un materialista, forse anche irritante.
Questi fatti ci portano naturalmente a pensare alla fluidità dell'essere, alla nascita dell'autocoscienza in condizioni instabili.
Io, te; vita, morte; assoluto, relativo...
Tutte questioni che lasciano la posizione materialista.
Ancora una volta la Scienza ci ha portato verso lo spirito.
§M§